• 18 Maggio 2024 1:44

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi

Beata Vergine Maria Regina

Letture: Gdc 6,11-24; Sal 84; Mt 19,23-30

“È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio” (Mt 19,23-30). Mi vengono in mente Elisabetta d’Ungheria, Agnese di Boemia, Ludovico re di Francia e tanti altri, che, pur rimanendo nel loro stato sociale elevato, si sono adoperati per entrare nel Regno dei cieli. “Ciò che non è possibile agli uomini, è possibile a Dio” (Mt 19,26). La questione non è la ricchezza, ma il cuore. Se il cuore non si fa sedurre dai beni di questo mondo e si impegna nell’amore al prossimo, la ricchezza può divenire occasione di progresso spirituale e di testimonianza di amore a Dio e al prossimo. Essi sono fatti santi, perché non hanno posto la loro fiducia nella ricchezza, né materiale né sociale, ma in Dio: “Da lui provengono la ricchezza e la gloria, egli domina tutto; nella sua mano c’è forza e potenza, con la sua mano dà a tutti ricchezza e potere” (1Cron 29,12). Tutto ciò non è di facile comprensione, se Pietro domandò a Gesù: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?” (Mt 19,27). In verità, noi non ci impegniamo per avere un premio, ma per essere in comunione con Gesù e con Dio. La comprensione della “vera ricchezza” sta nel seguire Gesù e lasciare tutto “per Gesù”. Bisogna essere come “quell’uomo, che, trovato un gran tesoro, lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo, o che ha trovato una perla preziosa, vende tutto e la compra” (Mt 13,44-46). Non è importante ciò che lasciamo, ma di essere sempre in comunione con Gesù, “in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza” (Col 2,3). La ricompensa della sequela è la vita eterna: “Chi semina nella sua carne (cioè nell’egoismo), dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna” (Gal 6,8).