• 3 Maggio 2024 11:36

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Bonaventura 

Letture: Sap 8,2-7.16-18; Sal 15; Mt 5,13-19

Riflessione Biblica

“Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo…” (Mt 5,13-19). Due immagini appropriate per definire l’immagine di S. Bonaventura: la sua sapienza ha dato gusto alla vita spirituale di molti, la sua testimonianza di vita è stata luce per tanti. La sua sapienza fu semplice, ma profonda: vero sale che dà gusto a chi cammina nella via dello Spirito di Dio. “Nessun uomo deve reputarsi sapiente che non sia ammaestrato dall’unzione dello Spirito Santo. Solo chi ha la mente istruita dal Signore è veramente saggio” (S. Bonaventura), perché “beato l’uomo istruito da Dio e a cui Dio ha insegnato la legge” (Sal 94,12). Guidato dallo Spirito, la sua sapienza fu “pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale” (Gc 3,17). Luce e maestro di luce è S. Bonaventura: la sua teologia rende chiaro il nostro cammino verso Dio. Fu pieno di luce d’amore, e nell’amore intraprese il suo “itinerario della mente in Dio”: “Entra col tuo Diletto nella cella del tuo cuore e rimani solo con lui, dimenticando tutte le cose, e con tutto il tuo cuore, con tutta la mente, con tutto l’affetto, desiderio e fervore elevati sopra di te per essere in comunione con lui” (S. Bonaventura). Un cammino interiore, illuminato dalla presenza di Cristo, vero itinerario contemplativo, che si immerge, dietro le orme di Francesco, nella contemplazione delle meraviglie che Dio ha profuso nella creazione, vera scala d’amore che porta a Dio. Infiammato dall’amore di Dio, la sua luce di intelligenza e di santità fu di aiuto a molti nel cammino di perfezione e di santità: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,16).

Lettura esistenziale

“Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo, non può restare nascosta una citta che sta sopra il monte” (Mt 5, 13s). Molto belle queste similitudini usate da Gesù per descrivere la vita dei suoi discepoli. Come il sale per dare condimento alle vivande deve sciogliersi e scomparire e come una candela per diffondere la luce attorno a sè deve sciogliersi, allo stesso modo il cristiano è chiamato a fare della sua vita un dono per gli altri, con Cristo, in Cristo e per Cristo. Dice infatti Gesù: “Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt 16, 25). Cioè chi vuole trattenere la propria vita per sé, al pari dell’uomo che sotterra i talenti per paura di perderli, in realtà la rende infruttuosa e sterile. Chi invece prende in mano la propria vita e ne fa un dono d’amore, la rende un vero capolavoro. Noi però non brilliamo di luce propria, come il sole, ma piuttosto di luce riflessa, come la luna. Solo se viviamo in intima e profonda unione con Cristo, in ascolto obbediente della Sua Parola, possiamo essere sale della terra e luce del mondo, donando nuovo “sapore” al mondo e diffondendo in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo, la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che riempie di senso la vita di ogni uomo.