• 4 Ottobre 2024 14:42

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Dal 16 al 22 agosto 26 confratelli che studiano o appartengono alle Ispettorie Salesiane  dell’Italia e all’Ispettoria Salesiana del Medio Oriente si sono ritrovati presso l’Istituto teologico ‘san Tommaso’ di Messina per il consueto appuntamento della Prima fase di formazione alla Professione Perpetua, che si svolge in prossimità della frequenza al primo anno degli studi teologici.

salesiani1 Salesiani d'Italia e Medio Oriente a Messina per la formazione alla Professione PerpetuaL’esperienza si è svolta alternando momenti di riflessione e confronto ad occasioni di fraternità, che ci hanno permesso di riprendere gli elementi principali della vita consacrata (preghiera, fraternità, voti…) e confrontarli con i primi anni della nostra esperienza concreta di salesiani. I formatori che si sono susseguiti lungo le giornate (don Giuseppe Cassaro, don Marcello Mazzeo, don Carlo Maria Zanotti), con le loro diverse sensibilità e modalità di provocarci, sono riusciti a stimolare la riflessione personale ed il dialogo fra noi sui temi proposti.

Due momenti di fraternità più prolungata ci hanno permesso di avvicinarci alla storia del carisma salesiano in Sicilia, confrontandoci con le storie dell’ex opera salesiana di Taormina e di quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice ad  Alì Terme.

La novità di quest’anno è stata la presenza di molti confratelli da ispettorie extraeuropee che, studiando nei teologati d’Italia, hanno scelto di partecipare a questo incontro di formazione.  È stata anche una bella occasione di ritrovare compagni di studi e di vita con cui si era cominciato il percorso e con cui non ci si ritrovava faccia a faccia da qualche anno. Entrambi i contributi, quelli di visi conosciuti e quelli di facce nuove sono stati una bella occasione per scoprire quanto, pur con le molte differenze culturali e sociali, tante delle gioie e delle difficoltà della vita salesiana siano simili a tutte le latitudini. E questa considerazione è sempre un’iniezione di fiducia e di coraggio ad andare avanti nella strada che il Signore ha preparato e prepara per noi.

Nella verifica conclusiva molti giovani confratelli hanno sottolineato la bellezza del ritrovarsi, del confronto, del clima di famiglia che hanno trovato e che si è creato in comunità in questi giorni; è questo il primo tesoro che ci portiamo da questa esperienza e, come recitano le nostre costituzioni,  è la più bella testimonianza che possiamo dare ai giovani della gioia di stare con il Signore che ci chiama; perché se ci fidiamo di Lui il Suo amore, attraverso i nostri confratelli, i giovani che siamo chiamati a servire e l’incontro personale con Lui, può colmare la nostra vita.

(Fonte: insieme.sdbsicilia)