• 18 Febbraio 2025 17:37

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

San Fratello perde il “Prof” l’amico di tutti. Buon viaggio Filadelfio

di FraPè – Sorella morte non guarda età, non guarda se sei buono o sei cattivo… ci vuole una fede davvero grande come quella di Francesco di Assisi per chiamare sorella colei che ti strappa dai familiari, dagli amici, dalle tue cose… dal tuo mondo. Per Francesco la morte è sorella perché ti catapulta in un’altra vita, quella eterna quella del Dio di Gesù morto e risorto. Ed è in quel “mondo” che penso all’amico Filadelfio Marino originario di San Fratello,  58 anni  troncato da un tumore. In paese tutti conoscevano Filadelfio. Estroverso, stravagante, spensierato. In realtà era un timido, riservato e di una sensibilità fuori dal comune. La sua spensieratezza che non era menefreghismo, era dovuta alla sua libertà interiore. La sofferenza di crescere senza un padre insieme al fratello Ciro, la perdita dell’occhio perché da bambino molto movimentato, l’incidente stradale che gli causò gravi danni alla gamba, le innumerevoli operazioni chirurgiche, hanno forgiato quel ragazzo che ha conquistato il cuore di tanti… anzi di tutti coloro che hanno incrociato la sua strada.

Legato alla sua Mamma l’ha accudita sino all’ultimo respiro, si è sempre speso per i nipoti Ciro, Giacomo e Rosy, che a loro volta hanno accudito lui negli ultimi mesi.

Dopo le scuole medie si era iscritto al Magistrale a Sant’Agata Militello ma dopo due anni a causa del tragico incidente, non poté più frequentare, dopo diversi anni riprese a studiare e conseguì il diploma, per tutti divenne il Prof. Innamorato della storia, innamorato della vita, sapeva confutare i modi di dire e le narrazioni lontane dalla realtà che oggi vanno abbastanza di moda. Filadelfio parlava di Palestina già negli anni 80, parlava di politica e di problemi sociali con cognizione di causa e mai banalmente. Sapeva creare relazioni vere e sincere e mantenere nel suo cuore i segreti che molti gli confidavano in quanto punto di riferimento per tanti giovani.

Non è mai sceso a compromessi, non ha mai chiesto nulla e mai ricevuto nulla. Le sue condizioni gli avrebbero permesso di ottenere il “posto fisso” ma Filadelfio non era uno che si sottometteva perciò che gli spettava di diritto. Questa è libertà!

Forse abbiamo avuto dei pregiudizi su di lui, lo abbiamo giudicato aspramente… forse non è stato capito. È proprio il caso di dirlo l’apparenza inganna, perché in Filadelfio c’era tanta sofferenza e forse anche solitudine, ma il suo coraggio di mostrare le sue fragilità la sua nuda umanità senza nascondersi, senza ipocrisie gli ha permesso di vivere nell’allegria e contagiarla.

Il funerale sarà celebrato giovedì 6 febbraio alle ore 15, 30 presso la Parrocchia Maria Ss. Assunta a San Fratello

Abbiamo perso un altro fratello e amico. Salutaci tutti lassù.

Arrivederci Prof!