• 29 Aprile 2024 13:30

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San Fratello ricorda nel silenzio la grande frana del 1922

di FraPè – Cento anni fa, era l’una dell’8 gennaio 1922  quando ci furono i segnali di ciò che sarebbe successo alle ore 16 del pomeriggio: una sciagurata frana, così come venne descritta dalla Stampa, inghiottiva insieme ad un vasto patrimonio artistico culturale di San Fratello in provincia di Messina. Case, chiese, San-Fratello-San-Nicolo-300x184 San Fratello ricorda nel silenzio la grande frana del 1922tra cui oltre la Chiesa Madre, gran parte dell’antichissima chiesa di San Nicolò costruita sui resti della Chiesa dei Diecimila Martiri di epoca normanna . Andò giù il municipio e altri edifici storici e con essi tutti i risparmi e i sacrifici di molti cittadini di San Fratello che già secoli prima, nel 1754 aveva già conosciuto il disastro di un’altra frana.

In questi mesi l’Amministrazione Sidoti ha individuato  colonne e marmi nei luoghi sottostante al luogo dove sorgeva la Matrice, grazie all’arte di alcuni artigiani sanfratellani, ha allestito un luogo dove le nuove generazioni possono ricordare quell’avvenimento che squarciò il cuor dell’antico borgo nebroideo per poter crescere nel senso di appartenenza al proprio paese e magari evitare errori che negli anni sono stati commessi.

Ancora oggi sotto terra, tra le sterpaglie, tra le rocce, ci sono i resti delle antiche chiese e monasteri. Purtroppo negli anni sono stati recuperati da privati preziosi marmi, colonne, capitelli e tantissimi altri beni marmorei. Quello che fa riflettere (per non aggiungere altro), è vedere pietre marmoree con scritte in latino e in greco fare da stipite sulle porte delle casette di campagna nella zona sottostante dove sorgeva la Chiesa Madre e il monastero delle Benedettine. Sull’incuria del patrimonio artistico e culturale di San Fratello, dell’abbandono di quei luoghi significativi come la Chiesa del Crocifisso, quello che resta di San Nicolò, del centro storico (che di storico è rimasto poco), tirato in ballo da tutti i gruppi politici in vista delle amministrative per poi farlo ritornare nell’oblio, su tutto questo e tantissimo altro ancora si potrebbero scrivere volumi iniziando proprio dal 1922…

frana-san-fratello-300x225 San Fratello ricorda nel silenzio la grande frana del 1922 8 Gennaio 2022, San Fratello voleva ricordare con un monumento ricavato dalle colonne dell’antica Chiesa Madre, fare memoria di quel tragico avvenimento, ma a causa della pandemia che vede coinvolto anche il centro nebroideo, la commemorazione è rimandata. Nella pagina Fb  del Comune il Sindaco Dott. Salvatore Sidoti comunica che “Preso atto dell’aumento dei casi positivi al contagio da Coronavirus, che si registrano nel Nostro Comune, sentito il Presidente della Regione  Nello Musumeci,ed i Signori Amministratori Comunali, si è deciso di rinviare l’inaugurazione del Monumento realizzato per la ricorrenza dei Cento Anni dalla Grande Frana dell’Otto Gennaio 1922, programmato per il giorno Otto Gennaio 2022, a data da concordare”.

Nella lapide commemorativa si legge “La storia siamo noi, nessun evento ci può travolgere. A cent’anni dalla grande frana, siamo ancora una comunità che crede alla provvidenza di Dio che, con unità di intenti combatte per un futuro migliore”.

Posso affermare che ciò che è stato scritto è vero. Nel 2010 un’altra frana piegò San Fratello, privandolo della bellissima chiesa di San Nicolò che nel frattempo era stata ricostruita in un altro luogo, distrusse le scuole, ma soprattutto privò 1500 persone della casa. Gente che aveva lavorato una vita, così come i sanfratellani del 1922, si trovarono con un fagottino in mano in un esodo che li portò fuori dalla propria dimora, dalla propria terra. San-fratello-venerdi-santo-300x201 San Fratello ricorda nel silenzio la grande frana del 1922Molti decisero di vivere fuori, altri sono tornati per continuare una storia di amore e di appartenenza ad una terra ricca di storia dando il loro contributo per ritornare alla normalità.

Fare ritorno ad un’antica antica Terra che conserva la fede, alimentata dalla devozione all’antico Crocifisso che con mano potente ha salvato più volte San Fratello, e al proprio concittadino San Benedetto il Moro, nato proprio sotto quella Rocca che per ogni sanfratellano è il simbolo di un legame eterno, che ogni tanto si sgretola ma non cade… proprio come il popolo sanfratellano che continua ad essere quella storia iniziata tantissimi secoli fa.