• 14 Maggio 2024 1:18

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Venerdì della XXIX settimana del Tempo Ordinario

Letture: Rm 7,18-25; Sal 118; Lc 12,54-59

Riflessione biblica

“Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,54-59). È un invito ad essere persone mature nel nostro cammino di fede. Ad avere un sano discernimento del tempo della nostra conversione e dei tempi necessari per farla maturare in santità. “È tempo di svegliarci dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti” (Rom 13,11). Sembra, però, che da soli non siamo capaci di mettere in atto un sano discernimento: “Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?” (Lc12,56). In meteorologia, ci affidiamo ai metereologi: con scarso successo. In politica, ci affidiamo ai politici: con grande disastro civile e umano. In religione, ci affidiamo a questo o quel profeta di turno: con scarsi risultati (1Gv 4,1). Eppure, noi credenti lo sappiamo bene: l’unico nostro maestro è Gesù, il Vangelo è l’unica verità che dobbiamo seguire, lo Spirito Santo è la nostra guida per attuare gli insegnamenti di Gesù nel Vangelo (Gv 16,13) e produrre il frutto dell’amore (Gal 5,22). È tempo di decisione ferma e illuminata dallo Spirito di Dio: decisi a convertirci e ad agire “con purezza, sapienza, magnanimità, benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia” (2Cor 6,6-7). Discernimento e decisione: entrambi sono necessari, perché non basta conoscere il bene, per compiere il bene: “Io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.” (Rom 7,21-23). Non affidiamoci solo alle nostre convinzioni, ma allo Spirito che non solo ci ha liberato dalla legge del peccato (Rom 8,2), ma ci fa essere figli di Dio e ci fa agire da figli di Dio: “Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio” (Rom 8,13-14).

Lettura esistenziale

‹‹Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?›› (Lc 12, 54-56). Il rimprovero del Signore: risuona anche per noi con grande attualità. Gesù ci insegna, che è importante capire i segni del tempo in cui viviamo, perché dentro le pieghe degli avvenimenti e dei fatti si può comprendere il piano di Dio, la sua volontà. Egli è il Signore della storia e con il suo amore e la sua provvidenza agisce dentro ogni tempo. E chiama ciascuno di noi, dentro questo tempo che ci è dato, a leggere i segni di salvezza presenti nell’oggi che viviamo. La chiave di lettura che dobbiamo usare per comprendere la storia è e rimane la Parola di Dio. Attraverso l’ascolto e l’accoglienza della Parola di Dio, non solo impariamo a leggere e a scoprire i segni della Presenza di Dio nel nostro tempo, ma diventiamo a nostra volta segno dell’amore di Dio, strumenti nelle sue mani, lievito che fermenta tutta la pasta. E il segno inequivocabile che l’aurora di un nuovo giorno sta per sorgere rimane la testimonianza di un amore fraterno: “Da ciò tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete l’un l’altro” (Gv 13, 35).