• 3 Maggio 2024 16:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero

XXVII domenica del Tempo Ordinario

Letture: Ab 1,2-3;2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

preghiera-300x225 Semi di fedeIl tema principale della liturgia di questa domenica è la fede, virtù di straordinaria importanza per la vita cristiana. Non è mai stato così facile credere, ma oggi più che mai. Eppure la fede è il mezzo che permette all’uomo di aprire il cuore, la mente e tutta la propria vita a Dio.

“Accresci in noi la fede!”.

Alla richiesta dei discepoli, Gesù risponde: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe…”.

Le parole del Maestro ci fanno capire che tutto è possibile a chi crede. La fede, come dono di Dio, ha in se una forza straordinaria capace di operare cose impossibili all’uomo.

Ricordiamo tutti le parole dell’angelo a Maria: «…nulla è impossibile a Dio». 

L’evangelista Luca introduce poi, mediante una similitudine, un altro insegnamento di Gesù concernente la condizione del servo rispetto al suo padrone. Nella vigna del Signore e nella fatica della costruzione del Regno di Dio dobbiamo considerarci tutti servi inutili, cioè semplici strumenti nelle mani del Signore. Il discepolo di Cristo è chiamato a prestare il suo servizio con gratuità, ad essere operoso e fedele, senza accampare pretese o cercare privilegi. A lui nulla gli è dovuto e tutto riceve per pura grazia.

Chiediamo al Signore la grazia di diventare testimoni credibili del Signore nel mondo, “servi” dei fratelli e con il cuore sempre rivolto ai beni eterni.

Buona riflessione  e buona domenica a tutti!