• 15 Maggio 2024 19:00

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e di Suor Cristiana Scandura

Santi Gioacchino e Anna

Letture Es 32,15-24.30-34; Sal 105; Mt 13,31-35

Riflessione Biblica

“Il regno dei cieli è simile a un granello di senape… è simile al lievito…” (Mt 13,31-35). Due parabole, svolte con immagini simbolo: nella piccolezza è nascosta la forza della vita che si sviluppa e influisce sul comportamento umano e spirituale. Così, è stato per Gesù, morto per noi e risorto alla gloria per noi: “È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,23-24).gioacchino-e-anna-300x225 Senape e lievito Così è avvenuto per Gioacchino e Anna: giusti quasi anonimi, che si affidarono con fiducia e adesione al progetto di salvezza di Dio, e da loro nacque Maria, la tutta pura, la tutta santa, Colei che diede al mondo Gesù, il Salvatore del mondo. Così è anche per noi: la nostra fede nasce come piccolo germe nel nostro cuore, si rafforza nell’azione prodigiosa dello Spirito Santo, che abbiamo ricevuto nel battesimo e confermato nella Cresima, si sviluppa nella nostra adesione quotidiana a Gesù. Un granello di senape, posto nel nostro cuore: la parola di Dio, semplice e carica di speranza, e il cuore sente che c’è in essa un cammino di vita, una forza esplosiva che ci fa crescere fino a comprendere che quella parola è Gesù stesso, che ci invita ad essere in comunione con lui. Di più: “dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Gv 1,14.16) e, accogliendolo nella fede e nell’amore, ci dà la forza e il potere di diventare figli di Dio (Gv 1,12). Essere lievito: per migliorare noi stessi e per dare testimonianza a un mondo che non crede: “Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità” (1Cor 5,7-8). Guardiamoci dall’ipocrisia, ma agiamo nella verità e in un amore sincero: “La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore” (Rom 12,9-11).

Lettura esistenziale

seme-300x217 Senape e lievitoGesù paragona il regno dei cieli al più piccolo tra i semi, come per dire che il regno di Dio non è appariscente. Tuttavia, come il granello di senapa una volta seminato produce una pianta più grande delle altre e diventa un albero, così il regno dei cieli possiede in sé una potenza straordinaria.

Ho l’impressione che, tra tutti i semi, Gesù avesse una particolare simpatia per il granello di senape. I Vangeli ci riferiscono che in un’altra occasione Gesù lo cita, quando parla della fede capace di spostare le montagne, anche se è piccola come, appunto, un granellino di senape (cfr Lc 17,6).

Dio si serve dei mezzi più umili e semplici, per operare grandi cose. Come afferma San Paolo: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole, per confondere i forti” (1Cor 1, 27). Così sono le opere di Dio: di umile apparenza, ma hanno una forza immensa. Mi viene da pensare agli uomini e alle donne che hanno cambiato la storia e che hanno lasciato la loro impronta indelebile: i Santi. Penso a Maria, l’umile fanciulla di Nazareth, penso all’umile e semplice Francesco d’Assisi, a Chiara, a Teresa di Gesù Bambino, promotrice della “piccola via” ma, con essi, penso a tanti altri, che hanno vissuto “la misura alta della santità nella vita ordinaria” (S. Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, 31) e il cui ricordo è rimasto in benedizione per tutte le generazioni.

Dunque, come direbbe San Paolo, “Non aspiriamo a cose troppo alte, pieghiamoci invece a quelle umili” (Rom 12, 16), perché c’è il pericolo che ci sfuggano di mano quelle che sono sotto i nostri occhi; quelle che sono a portata di mano; quelle che Dio dispone per la nostra santificazione. Ogni giorno.