• 1 Maggio 2024 5:40

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Mercoledì della I settimana del Tempo Ordinario

Letture: Eb 2,14-18; Sal 104);  Mc 1,29-39

Riflessione biblica

“Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava” (Mc 1,29-39). Il centro dell’attività evangelizzatrice di Gesù, come sottolinea il brano, è la preghiera. Preghiera, misericordia verso i malati, annuncio della “buona notizia”: tutto ha origine dalla intimità di Gesù con il “Dio, ricco di misericordia, che per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù” (Ef 2,4-5). preghiera-300x157 Servizio e preghiera: la giornata di GesùImitiamo Gesù e facciamo nostra questa bella preghiera della liturgia: “Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto”. Prima di buttarci nel traffico superimpegnato del quotidiano, c’è bisogno di sintonizzarci con Dio nella preghiera nutrita dalla parola di Gesù, fonte del nostro pensare e agire. La preghiera ci dia animo ad operare con misericordia verso coloro che hanno bisogno del nostro aiuto: “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 4,32-5,2). La preghiera, poi, ispiri il nostro annuncio del Vangelo: sia testimonianza a Colui che è la fonte del nostro pensare, sentire ed agire. “Al mattino”: eleviamo il pensiero a Dio e ci prepari ad affrontare le nostre attività in Gesù, con Gesù e per Gesù, ci renda docili alle ispirazioni dello Spirito per compiere tutto con una profonda pace interiore

Lettura esistenziale

gesu1-300x151 Servizio e preghiera: la giornata di Gesù“La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei” (Mc 1, 30). Quest’oggi il Vangelo ci presenta Gesù che, dopo aver predicato di sabato nella sinagoga di Cafarnao, guarisce molti malati, ad iniziare dalla suocera di Simone. Entrato nella sua casa, la trova a letto con la febbre e, subito, prendendola per mano, la guarisce e la fa alzare. Dopo il tramonto, risana una moltitudine di persone afflitte da mali di ogni genere. L’esperienza della guarigione dei malati ha occupato buona parte della missione pubblica di Cristo e ci invita ancora una volta a riflettere sul senso e sul valore della malattia in ogni situazione in cui l’essere umano possa trovarsi. Nonostante che la malattia faccia parte dell’esperienza umana, ad essa non riusciamo ad abituarci, non solo perché a volte diventa veramente pesante e grave da sopportare, ma essenzialmente perché siamo fatti per la vita, per la vita completa. Gesù non lascia dubbi: Dio è il Dio della vita, che ci libera da ogni male. I segni di questa sua potenza d’amore sono le guarigioni che compie: dimostra così che il Regno di Dio è vicino, restituendo uomini e donne alla loro piena integrità di spirito e di corpo. Queste guarigioni sono dei segni: esse non si risolvono in se stesse, ma guidano verso il messaggio di Cristo, ci guidano verso Dio e ci fanno capire che la vera e più profonda malattia dell’uomo è l’assenza di Dio, della fonte della verità e dell’amore. E solo la riconciliazione con Dio può donarci la vera guarigione, la vera vita, perché una vita senza amore e senza verità non sarebbe vita. Il Regno di Dio è proprio la presenza della verità e dell’amore e così è guarigione nella profondità del nostro essere. Si comprende, pertanto, perché la sua predicazione e le guarigioni che opera siano sempre unite: formano infatti un unico messaggio di speranza e di salvezza.