• 4 Maggio 2024 5:00

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Lunedì della X settimana del Tempo Ordinario

Letture: 2Cor 1,1-7; Sal 33; Mt 5,1-12

Riflessione biblica

“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte, si avvicinarono a lui i suoi discepoli e insegnava loro” (Mt 5,1-11). Il suo insegnamento è programma di vita che non si basa sulla mentalità umana, ma sulla sapienza di di Dio. Le beatitudini sono la via giusta per portare a compimento la volontà di Dio: “Questa è volontà di Dio, la vostra santificazione”. Il cammino di santità incomincia dal suo invito: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. Seguire Gesù è intraprendere un cammino di spoliazione di se stessi, per vivere in comunione di verità e di amore con Gesù, povero, umile e crocifisso. Beati i poveri: seguiamo Gesù povero, che “da ricco che era, si è fatto povero per noi, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9); poveri non per dovere, ma per amore: “Poveri, ma capaci di arricchire molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto” (2Cor 6,10). Beati gli afflitti: Gesù “tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più morte, né lutto, né lamento, né affanno” (Ap 21,4). Beati i miti: “impariamo da Gesù, mite e umile di cuore, e troveremo ristoro per le nostre anime” (Mt 11,29) e scopriremo “la sapienza pura, pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera” (Gc 3,17). Beati gli affamati di giustizia: “Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio” (Mic 6,8). Beati i misericordiosi: perché “il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia” (Gc 2,13). Beati i puri di cuore: innamorati di Cristo, viviamo con coerenza e rettitudine alla costante presenza di Dio. Beati i pacifici: “Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti” (Rom 12,17-18). Beati i perseguitati a causa della giustizia: “Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. Anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia” (1Pt 2,20-23). Soprattutto ricordiamoci di essere “perfetti com’è perfetto il Padre nostro celeste” (Mt 5,48).

Lettura esistenziale

“Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5, 12a). Lo spettacolo della santità appare ai nostri occhi come un “giardino”, dove lo Spirito di Dio ha suscitato con mirabile fantasia una moltitudine di santi e sante, di ogni età e condizione sociale, di ogni lingua, popolo e cultura. Ognuno è diverso dall’altro, con la singolarità della propria personalità umana e del proprio carisma spirituale. Tutti però recano impresso il “sigillo” di Gesù (cfr Ap 7,3), cioè l’impronta del suo amore, testimoniato attraverso la Croce. Sono tutti nella gioia, in una festa senza fine, ma, come Gesù, questo traguardo l’hanno conquistato passando attraverso la fatica e la prova (cfr Ap 7, 14), affrontando ciascuno la propria parte di sacrificio per partecipare alla gloria della risurrezione. La santità, a cui tutti i battezzati sono chiamati, si raggiunge seguendo la via delle “beatitudini” evangeliche, che la liturgia ci indica nell’odierna solennità (cfr Mt 5, 1-12a). È la stessa via tracciata da Gesù che i santi e le sante si sono sforzati di percorrere, pur consapevoli dei loro limiti umani. Nella loro esistenza terrena, infatti, sono stati poveri in spirito, addolorati per i peccati, miti, affamati e assetati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, perseguitati per la giustizia. E Dio ha partecipato loro la sua stessa felicità: l’hanno pregustata in questo mondo e, nell’aldilà, la godono in pienezza. L’esempio dei Santi ravvivi in noi l’attrazione verso il Cielo e accenda nei nostri cuori il desiderio di unirci per sempre alla famiglia dei santi, di cui già ora abbiamo la grazia di far parte. La loro intercessione ci ottenga la grazia di affrontare e superare con fede ogni difficoltà, ogni paura, ogni tribolazione e di far parte, un giorno, della loro schiera beata.