• 7 Maggio 2024 17:01

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

XIII Domenica Tempo ordinario – Anno B

Letture: Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29;  2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Il lungo Vangelo di questa 13° domenica ci racconta due miracoli di Gesù, uno incastonato nell’altro: la risurrezione della figlia di Giairo e la guarigione dell’emorroissa.

La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporgli le mani, perché sia salvata e viva. Giairo è un padre in angoscia per la figlia di 12 anni gravemente malata. Temendo che possa morire da un momento all’altro, supplica con insistenza il Signore, gettandosi ai suoi piedi, esprimendo una grande fede in Lui. Mentre Gesù cammina verso casa sua, incontra una donna che da 12 anni soffre di emorragia mestruale cronica; aveva provato più volte delle cure mediche, ma la situazione invece di migliorare, era peggiorata.

gesu-14 Talità Kum. Io ti dico: alzati!Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata. La donna toccò di nascosto il lembo del suo mantello, e il flusso di sangue si fermò, sentì nel suo corpo si essere stata guarita.

Chi ha toccato le mie vesti? Una domanda pedagogica di Gesù: permette alla donna di venire allo scoperto e dare testimonianza di quanto il Signore ha operato in lei.

Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tua male. Nel frattempo dalla casa di Giairo arriva la notizia che la ragazza è morta. La reazione di Gesu è molto forte: Non temere, soltanto abbi fede! Come dire: Giairo, io la potevo guarire, ma adesso la posso anche risuscitare. La grazia te la faccio, ma sappi che è condizionata dalla tua fede. Se manchi di fede, leghi le mie mani e non ti posso più aiutare! Entrando in casa, c’erano già molte persone che facevano trambusto e, secondo le tradizioni orientali, facevano il pianto funebre.

Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme. Questa affermazione di Gesù, testimonianza che con la morte la vita non è tolta, ma trasformata (prefazio defunti), sarà oggetto di derisione da parte della gente. È proprio da questo vangelo che deriva il termine cimitero , che letteralmente significa dormitorio . Una parola che testimonia la fede cristiana nella risurrezione. Gesù caccia tutti fuori, resta solo con i genitori e con tre apostoli, e dice: Talità Kum, fanciulla io ti dico: alzati! Subito la fanciulla si alzò e camminava.

Oggi ascoltiamo un Vangelo con due miracoli distinti, raccontati l’uno dentro l’altro. Sono presentate due donne, figure simboliche che rappresentano il popolo di Dio. I 12 anni che hanno in comune fanno riferimento alle 12 tribù di Israele. La malattia dell’emorroissa, oltre a farla soffrire, la rendeva legalmente impura e trasmittrice di impurità. Era obbligata dalla legge a evitare ogni contatto con le persone, che dovevano fare altrettanto (cfr Lv 15,25-30). Un’infermità che rendeva impossibili i rapporti sessuali, costringendola così alla sterilità. (Cfr Lv 20,18) Gli studiosi ci dicono che i rabbini avevano una vera fobia per le donne in questa situazione, fino a sfiorare il ridicolo e la comicità. L’emorroissa è segno di quei poveri e sofferenti condannati alla separazione, alla marginalità e alla irrisione, sia sociale che religiosa.

alzati Talità Kum. Io ti dico: alzati!Gesù la accoglie, addirittura si fa toccare, la salva, la guarisce, premia la sua fede e stimola la sua testimonianza. E le restituisce la dignità di donna libera. La situazione della fanciulla è peggiore: si dice che finché c’è vita, c’è speranza; solo alla morte non c’è rimedio. Gesù invece si pone come il Signore che dà la vita e la risurrezione, donando un’esistenza che va oltre la morte. Àlzati : è la stessa parola usata per la risurrezione di Gesù, indica il sollevarsi da terra e il vivere in pienezza. Una piccola perla preziosa che possiamo sentire come rivolta a noi: Àlzati!

Ancora una volta ci viene chiesto di essere uomini e donne di fede: l’unica realtà che ci permette di incontrarci con la potenza salvifica di Gesù. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi tu questo? (Gv 11,25-26)

Una serena e santa domenica a tutti.