• 2 Maggio 2024 5:39

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Il 7 febbraio 2023 il Santo Padre Francesco ha nominato Fra Emilio Rocha Grande, OFM, Amministratore Apostolico di Tangeri (Marocco) dal 25 febbraio 2022, Arcivescovo della medesima sede.

fra-Emilio-Rocha1-169x300 Tangeri (Marocco) ha un nuovo Arcivescovo ed è Frate MinoreFra Emilio Rocha Grande, OFM (Madrid 1958), frate della Provincia della “Immacolata” in Spagna, è entrato nella Provincia di San Gregorio Magno nelle Filippine nel 1975, ha emesso la prima professione ad Arenas de San Pedro (Avila) il 17 settembre 1978 e la professione solenne ad Avila il 18 settembre 1982. Dopo aver conseguito la qualifica di maestro elementare (1980-1983) e aver completato gli studi ecclesiastici presso il Pontificio Ateneo Antonianum (Roma) (1985-1990), è stato ordinato sacerdote nella chiesa di San Juan de los Reyes (Toledo) il 16 febbraio 1991. Ha un diploma in teologia della vita religiosa e un altro in formazione vocazionale; ha un baccellierato in filosofia e una licenza in studi ecclesiastici. Parla spagnolo, italiano e comprende il francese; nell’Ordine è stato insegnante, maestro dei postulanti e poi dei professi temporanei (2000-2003 e 2011-2015), guardiano (1997-2000 e 2006-2011); definitore provinciale (2000-2010. 2013-2015 e 2017-2020), vicario provinciale (2010-2013) e visitatore generale della Provincia di Cartagena (Murcia) nel 2011 e di Santiago de Compostela, nel 2018. Ha tenuto numerosi ritiri e corsi di spiritualità.

La sede che amministrerà, canonicamente eretta da Papa Sisto IV nel 1472 dopo la conquista di Tangeri da parte delle armate del re Alfonso V del Portogallo – anche se la sede di Tingis è documentata dall’inizio del IV secolo nella provincia romana di Mauretania Tingitana – fu soppressa a favore di Ceuta nel 1675. Tale fu il suo declino che né la prefettura apostolica affidata nel 1630 ai francescani andalusi della Provincia di San Diego di Alcalá, né il vicariato apostolico del 1693 poterono mantenere la missione cattolica del Marocco, bagnata dal sangue dei nostri protomartiri. Finché, nel 1859, cinque nuovi missionari francescani spagnoli riuscirono a rianimarlo e a consolidarlo. Così, il 14 aprile 1908, Pio X elevò la prefettura apostolica a vicariato con dignità episcopale, assegnandole il titolo romano di Tingis, e Pio XII elevò il vicariato al rango di arcidiocesi, assumendo il nome attuale il 14 novembre 1956, pochi mesi dopo la partenza di Spagna e Francia da quei territori.

L’arcidiocesi di Tangeri estende oggi la sua giurisdizione sui fedeli cattolici di rito latino residenti nel settore settentrionale dell’ex protettorato spagnolo (1912-1954), ovvero: la regione di Tangeri-Tetouan-Al Hoceima e la provincia di Nador, nella regione orientale, nota come zona internazionale del Marocco. Secondo l’Annuario Pontificio dell’anno 2020, dei suoi 4.463.500 abitanti, solo 3.000 erano cattolici (0,1%), più 80 religiosi stranieri: 63 donne e 17 uomini, serviti da 12 sacerdoti francescani in 7 parrocchie, il che spiega perché i prefetti e i vicari apostolici, così come gli arcivescovi, sono stati dell’ Ordine dei Frati Minori. Va ricordato che il cardinale Carlos Amigo Vallejo, OFM, è arrivato alla sede di Siviglia dopo aver governato l’arcidiocesi di Tangeri (1973-1982).