• 3 Maggio 2024 1:24

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Esaltazione della Santa Croce

Riflessione biblica

“Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Gv 3,13-17). Festa di gioia: per mezzo della Croce di Gesù abbiamo sperimentato l’amore di Dio per noi: “Dio ci ha tanto amato da darci il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). crocifisso-3-300x206 Un Amore esaltatoTale amore si è manifestato a noi per mezzo dell’avventura di amore di Gesù, che disceso dal cielo, ci coinvolge in essa mediante il mistero della croce: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà” (Lc 9, 23-24). Attenzione! Non celebriamo uno strumento di morte, ma il sublime mezzo di amore, con cui Gesù ci attira a sé: Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). Non celebriamo l’esaltazione del dolore: non siamo masochisti, ma cristiani; celebriamo l’amore di Gesù che ci libera dall’egoismo e ci trasfigura in puro dono di amore: “Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siamo stati guariti” (1Pt 2,24). L’esaltazione di Gesù crocifisso è un amore che rafforza il nostro cammino di fede: Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom 8,34-39). Illuminati dal suo amore, attendiamo di essere trasformati in lui e pronti ad essere per sempre in comunione con lui: Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria” (Gv 17,23-24). 

Lettura esistenziale

Crocifisso-1-285x300 Un Amore esaltato“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). Salendo sulla croce, Cristo ci ha fatto conoscere che per amore nostro è disposto a tutto, anche a morire. La Croce di Cristo non serve a farci venire i sensi di colpa, ma a ricordarci quanto siamo importanti davanti al Signore. Ecco cos’è la croce cristiana: non l’amore per il dolore e la sofferenza, ma l’amore portato fino all’estrema conseguenza, quella cioè di essere persino disposti a soffrire per chi si ama. Per questo la Croce è il segno distintivo per noi cristiani, perché è il segno di un amore senza condizioni, un amore fino alla fine, un amore disposto a dare la propria vita per chi si ama. Se talvolta le nostre croci sono pesanti è solo perché non le diamo un senso facendone un’offerta d’amore. Ecco perché risuonano come un esame di coscienza profondo le parole che ripeteva San Pio da Pietrelcina: “Molti vengono chiedendo di essere liberati dalla loro Croce. Nessun mi chiede come portarla”. È infatti il modo in cui abbracciamo le prove della nostra vita che fa la differenza. La croce comunque non è la parola definitiva; nessuna croce lo è, come non lo è la morte. Cristo è morto ed è risorto per mostrarcelo e donarci la certezza di un amore che con il suo abbraccio vince ogni tenebra.