• 2 Maggio 2024 16:08

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Un Pastore da ascoltare e una Porta da attraversare per la vita in abbondanza

Commento al vangelo di Don Ciro Lo Cicero

IV domenica di pasqua

Letture: At 2,14.36-41; Sal 22; 1Pt 2,20-25; Gv 10,1-10

In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

gesu-pastore-bello-300x169 Un Pastore da ascoltare e una Porta da attraversare per la vita in abbondanzaOgni anno, nella quarta domenica di Pasqua, la liturgia della Chiesa propone alla nostra riflessione la figura del Buon Pastore. Gesù si presenta come il Pastore secondo il Cuore di Dio, quello annunciato dai profeti, e si paragona anche alla porta dell’ovile: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,7-10).

Gesù, dunque, è la sola via di salvezza per gli uomini; l’unica porta di accesso alla salvezza eterna. Egli è il vero Pastore, colui che chiama le pecore per nome, le conta, le conduce fuori e le guida ai pascoli precedendole. E’ questa la sua missione: che le pecore «…abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Le pecore, dal canto loro, seguono docilmente la figura del Pastore, perché conoscono la sua voce e l’ascoltano. Nell’ovile di Cristo, purtroppo, non sono mancati e non mancano “lupi in veste di agnello” che vogliono distruggere e deviare il gregge. Come è possibile riconoscere i falsi pastori e difendersi da essi? Restando fedeli al Papa e alla Chiesa. Docilità e obbedienza. Non vi è altra via!

Siamo chiamati, in questa domenica, a rinnovare il sì del nostro amore a Cristo e alla sua Chiesa, per sentirci uniti tutti insieme dal suo Spirito di amore, figli dell’unico Padre e fratelli nell’unica famiglia dei redenti.

«Questa domenica è una domenica bella, è una domenica di pace, è una domenica di tenerezza, di mitezza, perché il nostro Pastore si prende cura di noi» (Papa Francesco).

Oggi celebriamo la 60° Giornata Mondiale per le Vocazioni. Vi invito a pregare per tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose e perché il Signore mandi numerosi e zelanti operai nella sua Chiesa.

Una buona e santa domenica a tutti.