• 6 Maggio 2024 10:27

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e  Suor Cristiana Scandura

Santa Monica

Letture: 1Ts 4,1-8; Sal 96;  Mt 25,1-13

Riflessione biblica

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!” (Mt 25,1-13). Ancora una parabola sulla vigilanza, come conferma la chiusura del testo: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13).lampada-300x188 Vergini sagge e vergini stolte È strano che uno sposo arrivi in ritardo e ancor di più “a mezzanotte”: sottolinea l’incertezza della venuta del Signore, che “verrà come un ladro di notte” (1Tes 5,2). E non bisogna illudersi: egli, anche se ritarda, verrà di sicuro, quando meno ce l’aspettiamo: “Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (2Pt 3,8-9). Allora, vigilare significa essere pronti alla venuta del Signore Gesù, anzi “andare incontro al Signore, e così per sempre saremo con il Signore” (1Tes 4,17) e partecipare al banchetto messianico che il Signore ha preparato per tutti popoli che lo cercano con fede e cuore sincero. gesu-14-300x237 Vergini sagge e vergini stolteCiò ci fa comprendere che le “vergini sagge” sono tutti coloro che vanno incontro al Regno di Dio con una vita di fede, alimentata dalle buone opere, dalla carità; le “vergini stolte” sono tutti coloro che non hanno vissuto la loro fede con “l’olio” dell’amore a Dio e al prossimo. Rifornirsi dell’olio è necessario, perché la fede, infatti è adesione pronta e operosa al progetto di Dio e perseverante nell’agire con amore: “Ciò che conta è la fede che agisce mediante la carità” (Gal 5,6). “E la porta fu chiusa”: immagine forte dell’ammissione al Regno di Dio e in conseguenza al banchetto nuziale, ma contemporaneamente indica l’esclusione di quanti non hanno agito con sapienza e discernimento, con fede: “Ma il Figlio dell’uomo, alla sua venuta, troverà forse la fede sopra la terra?” (Lc 18,8) e con carità: “E per il moltiplicarsi dell’iniquità, in molti si raffredderà la carità” (Mt 24,12). Allora, non basterà gridare: “Signore, signore, aprici!” (Mt 25,12), perché solo l’amore vivifica la fede e solo l’amore è il distintivo per essere riconosciuti da Cristo e da lui essere ammessi al banchetto di salvezza (cfr Mt 24,12-13).

Lettura esistenziale

10-vergini-300x169 Vergini sagge e vergini stolte“Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo” (Mt 25,1). Gesù è la Luce del mondo (Gv 8,12) e il cristiano è in questo mondo come una lampada che, mediante il Battesimo, riceve luce da Cristo ed è chiamato ad alimentarsi continuamente a questa sorgente.

Quello che è la lampada per la casa, è l’occhio per il corpo: la finestra attraverso cui entra la luce. L’occhio del discepolo non è come quello di coloro che “vedendo non vedono” (Lc 8,10), ma piuttosto come quegli occhi che Gesù chiama “beati” perché vedono Lui (Mt 13,16). Egli infatti è quella Luce che illumina il cuore. La vita dipende dallo sguardo e lo sguardo dipende dalla vita.

La nostra vita dipende dallo sguardo con cui guardiamo alle persone, alle cose, alla storia, a noi stessi. Gesù ci invita ad avere uno sguardo luminoso e ce ne dona la grazia. I nostri occhi sono sereni e trasparenti, come quelli di un bambino, oppure sono cupi e tristi? Esprimono un cuore puro e pacificato oppure le nostre lacerazioni interiori si riflettono nei nostri occhi? Gli altri incontrano volentieri il nostro sguardo o i nostri occhi mettono paura a chi ci guarda? Vi si può leggere ciò che pensiamo e ciò che abbiamo nel cuore? Sono cordiali o inaccoglienti? Manifestano amore o altro…?

La preghiera, la vigilanza, la conversione continua, la carità operosa, progressivamente dissolvono le tenebre che sono in noi e tutto il nostro corpo diventa luminoso, ad immagine di quello di Cristo.

gesu-19-300x197 Vergini sagge e vergini stolteCarissimi, a questo punto vorrei farvi una domanda ulteriore: vi siete mai chiesti come sono gli occhi di Gesù? Io sì!!! E vi assicuro che non vedo l’ora di contemplarli di presenza e di perdermi, anzi di ritrovarmi, insomma di immergermi in essi. Certo non mi riferisco al loro colore, poco importa questo (comunque, detto fra noi, forse mi sbaglierò, ma secondo me sono castani), quanto piuttosto alla loro luminosità, trasparenza, purezza.

Riusciremo a sostenere la profondità del Suo sguardo? “Non v’è creatura che possa nascondersi davanti a Lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi Suoi e a Lui noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4, 13). Prepariamoci all’incontro più importante della nostra vita. Il Signore Gesù Cristo ci trovi, al suo arrivo, con le lampade accese e piene di olio.