• 1 Maggio 2024 8:58

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santi apostoli Filippo e Giacomo

Letture: 1Cor 15,1-8; Sal 18; Gv 14,6-14

Riflessione biblica

“Signore, mostraci il Padre e ci basta” (Gv 14,6-14). È l’aspirazione più profonda del cuore umano, che tende a Dio e ne cerca il volto: “Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti contempleranno il suo volto” (Sal 11,7). gesu-7-300x167 Via Verità e VitaAnzi, conoscere Dio è il desiderio e la meta del nostro cammino spirituale: “Il mio cuore ripete il tuo invito: Cercate il mio volto! Il tuo volto, Signore, io cerco” (Sal 27,8). Per questo, comprendo bene la domanda di Filippo a Gesù: egli da sempre ha cantato: “L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?” (Sal 42,3). Gesù ci ha facilitato il compito: “Chi ha visto me ha visto il Padre”. Guardiamo Gesù! E scopriremo l’amore del Padre verso tutti gli uomini: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). Se vogliamo conoscere il Padre, egli è la via: il suo cammino di morte e risurrezione è il nostro cammino di sapienza, giustificazione, redenzione e santificazione (1Cor 1,30). Se vogliamo entrare nell’intimità del Padre, egli è la verità: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi “(Gv 8,32). Di più: non ci lasceremo “trasportare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore. Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo” (Ef 4,14-15). pane-300x200 Via Verità e VitaSe vogliamo avere la vita eterna, comunione d’amore con il Padre, egli è la vita: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,51). Se cerchiamo la sapienza del cuore, accogliamo la parola di Gesù: “Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. E siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascolta-tori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo smemorato” (Gc 1,21-24). Solo Gesù ci manifesta il vero Dio: non il dio dei filosofi, ma il Padre e tutto l’amore che ci porta: “Se uno mi ama, osserverà la mia paro-la e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).

Lettura esistenziale

gesu-1-291x300 Via Verità e Vita“Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14, 6). L’unica via che ci conduce al Padre è Cristo. Ma che cosa significa concretamente per noi percorrere questa via? Vuol dire seguire Cristo nel nostro agire quotidiano, chiedendoci in ogni circostanza come si sarebbe comportato Lui se fosse stato al nostro posto e agendo poi di conseguenza. Il fine della vita cristiana è acquisire gli stessi sentimenti di Cristo, conformarci a Lui, pensare, amare e operare come Lui. Così facendo il cristiano diventa trasparenza di Cristo e anche senza parlare la sua vita è già una predica.

Una delle espressioni usate per designare i primi cristiani è questa: “coloro che seguono la Via”. Dio però non ci obbliga a seguire la sua via, ma ce lo consiglia vivamente, come leggiamo nel libro del Deuteronomio: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza” (Dt 30, 15.19).

Ne va della nostra felicità, in questa vita e nell’altra. Il peggiore dei mali in cui possiamo incorrere, infatti, non è la mancanza di salute o altre prove che possiamo attraversare, ma separarci da Cristo nostra Vita. Anzi nelle prove che possiamo attraversare ricordiamoci che la via che Gesù ha percorso è quella della Croce, cioè del dono totale di Sé. Diamo perciò un senso a tutte le nostre sofferenze, facendone un’offerta d’amore e unendole alla Passione di Cristo per la salvezza delle anime.