• 6 Maggio 2024 6:55

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Comandamento dell’Amore o tradizione che allontana dall’uomo?

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Martedì della V settimana del Tempo Ordinario

Letture: Gen 2,4-9.15-17; Sal 103; Mc 7,14-23

Riflessione biblica

“Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini” (Mc 7,1-13). Gesù non condanna “la tradizione”, ma la tradizione che non si ispira alla “parola di Dio”, ma apertamente va contro di essa. Annulla il comandamento dell’amore e rende schiavi “dei precetti degli uomini”: Gesù “ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per riconciliarci con Dio e presentarci al Padre in un solo Spirito” (Ef 2,15-18). Non giova a nulla moltiplicare i precetti, le devozioni e le pie pratiche: ciò che conta è convertire il cuore, per dare gloria a Dio.gesu1-300x203 Comandamento dell'Amore o tradizione che allontana dall'uomo?Né Gesù né S. Paolo condannano “la tradizione”, ma quella tradizione che non solo non si ispira alla “parola di Dio”, ma annulla il comandamento dell’amore e rende schiavi “dei precetti degli uomini”. “Per la libertà Cristo ci ha liberati! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo qualsiasi giogo di qualsiasi schiavitù” (Gal 5,1). Di più: “Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (Col 2,8). Dobbiamo sempre ispirarci al comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” (Gv 15,17). Non manipoliamo il messaggio d’amore di Gesù per farlo travisare dalle nostre abitudini umane: “si è fatto sempre così” o da avventuristiche interpretazioni di comodo. Rimaniamo in Gesù e seguiamo il suo comandamento: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). Solo nel rinnovamento di noi stessi e nella comunione intima con il Signore, scopriremo la bellezza dell’essere in comunione di amore con Dio e i fratelli: “la moltitudine dei credenti aveva un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32).

Lettura esistenziale

gesu-segni-ai-farisei-300x200 Comandamento dell'Amore o tradizione che allontana dall'uomo?“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me” Mc 7, 6). Gesù affronta un tema importante per tutti noi credenti: l’autenticità della nostra obbedienza alla Parola di Dio, contro ogni formalismo legalistico. Il racconto evangelico si apre con l’obiezione che gli scribi e i farisei rivolgono a Gesù, accusando i suoi discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. In questo modo, gli interlocutori intendevano colpire l’attendibilità e l’autorevolezza di Gesù come Maestro perché pensavano: “Questo maestro tollera che i discepoli non compiano le prescrizioni della tradizione”. Ma Gesù replica forte dicendo: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”» (Mc 7, 6-7). Parole molto chiare e forti! Ipocrita è, per così dire, uno degli aggettivi più forti che Gesù usa nel Vangelo e lo pronuncia rivolgendosi ai maestri della religione: dottori della legge, scribi e farisei. Gesù infatti vuole scuotere gli scribi e i farisei dall’errore in cui sono caduti, e qual è questo errore? Quello di stravolgere la volontà di Dio, trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane. Anche oggi il Signore ci invita a fuggire il pericolo di dare più importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere, sempre di nuovo, quello che è il vero centro dell’esperienza di fede, cioè l’amore di Dio e l’amore del prossimo, purificandola dall’ipocrisia del legalismo e del ritualismo.