• 5 Maggio 2024 14:36

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santa Chiara d’Assisi

Vangelo: Gv 15, 4-10

Riflessione biblica

 “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15,4-10). Parole decisive per chi crede. L’amore non è un’idea, ma esperienza di comunione con Gesù, condivisione del suo amore per il Padre, Dio-Amore e sorgente dell’amore. santachiara-300x225 Come la viteChiara ha compreso pienamente che l’amore è il fondamento del vivere in Cristo, la base portante del nostro operare in Gesù, con Gesù e per Gesù. Nell’amore, con un tratto di squisita femminilità, Chiara contempla il suo Signore e in lui si rispecchia: “Ogni giorno porta l’anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto” (FF 2902). Per rimanere nell’amore di Gesù, Chiara ci suggerisce un cammino in quattro tappe. “Abbracciare Cristo Cristo povero, umile e crocifisso: “Se con Lui soffrirai, con Lui regnerai; se con Lui piangerai, con Lui godrai; se in compagnia di Lui morrai sulla croce della tribolazione, possederai con Lui le celesti dimore nello splendore dei santi e il tuo nome sarà scritto nel Libro della vita” (FF 2880). “Vedi e ammira”: “Aderisci con tutte le fibre del tuo cuore a Colui, la cui bellezza è l’ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo. L’amore di Lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. La soavità di Lui pervade tutta l’anima, il ricordo brilla dolce nella memoria” (FF. 2901).crocifisso-4-300x225 Come la vite “Approfondire la conoscenza di Cristo”: “conoscere”, nel linguaggio biblico, indica un intimo rapporto di fiducia personale, un rapporto di intima familiarità con la persona che si ama: “Colloca i tuoi occhi davanti allo specchio dell’eternità, colloca la tua anima nello splendore della gloria, colloca il tuo cuore in Colui che è figura della divina sostanza, e trasformati interamente, per mezzo della contemplazione, nella immagine della divinità di Lui.” (FF 2888). Specchiarsi in Gesù: “Ogni giorno porta l’anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, perché tu possa così adornarti tutta all’interno e all’esterno, vestita e circondata di varietà, e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re. In questo specchio rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità” (FF. 2902-3).

Lettura esistenziale

vite-e-tralci-300x200 Come la vite“Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me” (Gv 15, 4). Spesso, nella Bibbia, Israele viene paragonato alla vigna feconda quando è fedele a Dio; ma, se si allontana da Lui, diventa sterile, incapace di produrre quel «vino che allieta il cuore dell’uomo», come canta il Salmo 104 (v. 15). La vera vite di Dio è Gesù, che con il suo sacrificio d’amore ci dona la salvezza e ci apre il cammino per far parte di questa vigna. E come Cristo rimane nell’amore di Dio Padre, così i discepoli, sapientemente potati dalla parola del Maestro (cfr Gv 15, 2-4), se sono uniti in modo profondo a Lui, diventano tralci fecondi che producono abbondante raccolto, come possiamo felicemente riscontrare nella vita dei Santi. Nel giorno del nostro Battesimo la Chiesa ci innesta come tralci nel Mistero Pasquale di Gesù, nella sua Persona stessa. Da questa radice riceviamo la preziosa linfa per partecipare alla vita divina. È indispensabile rimanere sempre uniti a Gesù, perché senza di Lui non possiamo far nulla (cfr Gv 15, 5). Ognuno di noi è come un tralcio, che vive solo se ogni giorno fa crescere la sua unione con il Signore, attraverso la preghiera, la partecipazione ai Sacramenti e la carità. Come i tralci sono legati alla vite, così anche noi apparteniamo a Cristo. Ma questa appartenenza a Cristo, ci fa appartenere anche gli uni agli altri, come membra di un unico Corpo.