• 21 Maggio 2024 19:43

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Costruzione salda non sulle parole ma sulla Parola

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Giovedì della I settimana di Avvento

Letture: Is 26,1-6; Sal 117; Mt 7,21.24-27

Riflessione biblica

“Chi ascolta le mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia” (Mt 7,21-24). Ascoltare e mettere in pratica: due parole decisive per la vita spirituale nel tempo dell’attesa di Gesù, “la roccia” su cui si fonda la fede e il nostro operare. Noi non costruiamo la nostra vita spirituale sulle “parole”, ma sulla Parola, Gesù. “Beviamo infatti da una roccia spirituale che ci accompagna, e quella roccia è Cristo” (1Cor 10,4). Com’è vera la parola di Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna” (Gv 6,68). parola-2-300x225 Costruzione salda non sulle parole ma sulla ParolaAscoltare la Parola: per ascoltare “le parole” bisogna accogliere Gesù, Parola vivente di Dio. Se non accogliamo Gesù, anche le sue parole possono essere pesanti, noiose, insignificanti. È questione di cuore, di amore: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole” (Gv 14,23-24). Mettere in pratica: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica com’era” (Gc 1,22-24). Fra-Giuseppe-1683-300x199 Costruzione salda non sulle parole ma sulla ParolaSe crediamo in Gesù e lo amiamo tanto da essere “suoi familiari”, non possiamo essere indifferenti o smemorati: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8,21). L’ascolto rinnova la nostra vita e ci rende uomini e donne nuovi: “Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità” (Ef 4,20-24). Ecco la sapienza del cristiano: accogliere gli insegnamenti di Gesù, imparare da lui a fare la volontà di Dio: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama” (Gv 14,21).

Lettura esistenziale

preghiera-300x200 Costruzione salda non sulle parole ma sulla Parola“«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7, 21). In questo, come in altri brani del Vangelo, balza subito all’attenzione che Gesù nutre una cordiale antipatia, direi proprio un’allergia, verso un atteggiamento in particolare: l’ipocrisia. L’ipocrisia è l’esatto contrario della semplicità. La semplicità è unità di vita, unità tra ciò che pensiamo, ciò che diciamo e ciò che viviamo. La conclusione del discorso della montagna racchiude proprio un invito alla semplicità, all’autenticità di vita. La semplicità è un atteggiamento profondo della persona che pensa e agisce lasciandosi guidare in tutto dalla Parola di Dio e dalla propria coscienza da essa illuminata. Nel semplice non c’è dicotomia tra ciò che crede e ciò che vive, tra ciò che appare all’esterno e ciò che è all’interno, tra ciò che pensa e ciò che manifesta. La semplicità si fonda sulla verità e produce quale frutto la pace interiore. Per conquistare questa virtù bisogna avere il coraggio di fare verità in noi stessi.preghiera-300x150 Costruzione salda non sulle parole ma sulla Parola L’ascolto costante della Parola di Dio ci porta a far emergere dal nostro cuore ogni doppiezza, condizionamento o travisamento. Ora, se facciamo emergere e portiamo alla luce le ferite nascoste del nostro cuore, la guarigione è prossima. Se prendiamo coscienza delle ombre e non continuiamo a celarle a noi stessi, la luce divina penetrerà fino a rischiarare del tutto il nostro cuore rendendolo trasparente e retto, cioè semplice. Chiediamoci se le scelte che facciamo coinvolgono la nostra fede: se lasciamo che il vangelo ci ispiri prima di fare delle scelte importanti, se preghiamo, prima di prendere una decisione, domandandoci, cosa avrebbe fatto Gesù al posto nostro.