• 30 Aprile 2024 1:46

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di Carmelo Faranda – Oggi è la giornata mondiale della lingua madre”. La lingua materna, cioè la lingua appresa o comunque parlata dai genitori o antenati”, pertanto per noi Sanfratellani dovrebbe essere la giornata dedicata al nostro bellissimo idioma, il galloitalico di San Fratello.
Un’occasione per visitare nella Biblioteca B. Craxi, la stanza dedicata al nostro studioso ( nella foto), prof. Benedetto Di Pietro (1942-2019) che, coadiuvato da prof. Universitari, realizzò un suo sistema di scrittura completo, che troviamo nelle numerose opere da lui pubblicate, apportando così un notevole contributo alla cultura sanfratellana.
A tal proposito, vi faccio partecipi di una preziosa testimonianza: in occasione della pubblicazione della nostra Antologia “Poesie e racconti nel galloitalico di San Fratello- ed. Montedit 2023, ho inviato una copia della stessa al prof. di Linguistica e Glottologia Vincenzo Orioles dell’Università di Udine, amico ed interlocutore del prof. Di Pietro per circa 30 anni, relatori insieme in diverse conferenze e presentazioni, tra le quali “Comunità linguistiche in movimento” organizzata dagli amici dell’Associazione Sanfratellani di Viggiù. Tra l’altro, Il prof. Orioles ha scritto alcune prefazioni dei libri dell’amico Benedetto ed è stato uno dei primi a cui aveva inviato una bozza del libro “A tarbunira” che, nella versione definitiva pubblicata nel 1999 vede per la prima volta applicato il sistema di scrittura completo del prof. Di Pietro, come si evince dalla presentazione del prof. Salvatore Trovato già prof. di Linguistica e Glottologia all’Università di Catania, con cui il nostro studioso aveva instaurato un rapporto di collaborazione e amicizia.
Il prof. Orioles, che avevo conosciuto al convegno di Viggiù del 2010, è considerato uno dei luminari della linguistica e Glottologia italiana ed ha al suo attivo moltissime pubblicazioni che trattano le minoranze linguistiche, ha ricoperto diversi incarichi di prestigio, vedi http://www.orioles.it
Ma tornando alla ricezione della nostra antologia, il prof Orioles scriveva: “Mi ha fatto grande piacere ricevere la preziosa antologia di testi sanfratellani da lei curata, apprezzando in particolare la dedica al compianto Benedetto Di Pietro con cui mi ha unito un pluriennale sodalizio. I testi tratti dal web sono un documento di quanto i nuovi media siano un valore positivo per ridare slancio alla parlata locale e al suo uso attivo nella cornice di quella “risorgenza” su cui in varie sedi mi sono soffermato.
Meritoria anche l’iniziativa della dislocazione a San Fratello di quel fondo librario che potrà costituire un punto di riferimento per quanti daranno continuità alla sua opera”.
E in seguito “Tra l’altro alla originale esperienza della diaspora sanfratellana di Viggiù (oltre che di Saltrio e di tutto il comprensorio) continuo a guardare con interesse e ho anche dedicato un contributo recente che le invio a breve”.
Ed ecco cosa contiene tra altre argomentazioni
Il documento che il prof. Orioles mi ha inviato ed autorizzato a pubblicare:
“La codificazione del sistema ortografico del galloitalico di San Fratello è il frutto di un attento studio che dobbiamo alle cure di Benedetto Di Pietro. Poeta, saggista, originale figura di intellettuale della diaspora sanfratellana, autore di diverse raccolte poetiche in lingua, dal 1994 Di Pietro si misura con la scrittura in sanfratellano per notare il quale ha messo a punto un suo criterio di notazione esposto in apertura della raccolta tarbunira / “All’imbrunire” (Di Pietro 1999). Tra le altre sue sillogi ricordiamo Àmi d carättar / “Uomini di carattere”, 1997 e Faräbuli / “Favole”, 2004.
———–
Vincenzo Orioles, Minoranze fuori dal loro originario insediamento. L’interessante caso del sinecismo di Viggiù, in Dal Friuli al mondo. I valori identitari nello spazio linguistico globale [Atti del Convegno Udine, 2-3 febbraio 2023], a cura di R. Bombi e F. Zuin, Udine, Forum (“Valori identitari e imprenditorialità”, 2023, pp. 115-128. ” Una preziosa testimonianza che si aggiunge ai molteplici riconoscimenti ricevuti dal nostro compianto studioso, indomito divulgatore con opere, articoli e convegni, della cultura galloitalica di San Fratello.