• 28 Aprile 2024 5:33

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Inquietanti ”manovre di alleggerimento” della democrazia

Diilsycomoro

Feb 25, 2024

Diciamolo subito e diciamolo con enorme chiarezza: quel che è accaduto a Pisa è grave, di una gravità che sembra paradossale dover affermare e ribadire. E’ grave e basta. E non è un punto di vista, non può esserlo. E’ grave sotto il profilo “tecnico” diciamo così, cioè dell’operato maldestro – giusto per usare un eufemismo – delle forze di polizia, e lo è sotto il profilo simbolico, cioè per ciò che rappresenta e per ciò che comunica, per il messaggio che si porta dietro. Tra quei ragazzi, per lo più minorenni, disarmati e inoffensivi, poteva esserci nostra figlia o nostro figlio, e derubricare il fatto a un “corteo non autorizzato” non fa altro che offendere l’intelligenza e l’umanità di chi afferma questo, purtroppo tanti tra commentatori più o meno improvvisati, in queste ore di grande dibattito.
Sia chiaro però che sostenere quanto appena detto non offende, né vuole farlo in alcun modo, l’onorabilità e il grande lavoro delle forze dell’ordine che, come in tutti i settori della società e dello Stato, sbagliano, vengono guidati male e hanno anche delle mele marce: come nelle migliori famiglie.

Sicuramente ci sono delle responsabilità, di carattere apicale, di chi guida la sicurezza e l’ordine pubblico, e nell’interesse di tutti, non possiamo che augurarci che queste vengano prontamente approfondite e conclamate.
Il dato amaro però, di cui Pisa rappresenta l’ennesimo tassello, è che il governo italiano ha una linea ben precisa, e questo credo sia chiaro ormai: affermare la propria forza con gli strati più deboli della società, siano essi immigrati, studenti, i “diversi”, finanche i poveri. Qualunque sia la nostra posizione politica e la nostra simpatia con l’operato di questo governo, va detto che questo modo di concepire l’ordine e la legge, non gli fa onore.

La democrazia, su scala globale a ben vedere, è messa in grande crisi: non è un mettere in discussione gli equilibri mondiali secondo un nuovo assetto, è l’idea che affermare con la forza la propria presenza ed il proprio potere ripaghi in termini di consenso. Ma questo, se davvero così concepito, è l’inizio della fine, e a questo dobbiamo opporci. Non c’è destra e sinistra del mondo, oriente e occidente, nel difendere i principi di uguaglianza e libertà: se perdiamo di vista questi due capisaldi, anche noi Paesi di tradizione e storia libertaria, allora il pericolo è dietro l’angolo, la fine appunto.

Qualcuno ha detto in queste ore: “C’è un momento preciso in cui le democrazie diventano regimi e non è quando affermano con forza il proprio potere, anche ricorrendo ai manganelli, zittendo con violenza il dissenso… ma il momento successivo, in cui le persone accettano nel silenzio quello che sta accadendo…”.
E’ chiaro dunque che non dobbiamo e non possiamo indignarci e denunciare. Difendiamo e amiamo la democrazia.

(fonte antimafiaduemila.com – Alberto Castiglione)