• 6 Maggio 2024 6:11

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Letture: Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28-34

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Ascoltiamo il Vangelo secondo Marco in questa 31° domenica del tempo ordinario.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?» Gli esperti di Sacra Scrittura ci dicono che tra comandamenti, prescrizioni, leggi e norme della Bibbia, alle quali si aggiungeva una legislazione umana che gradualmente si era formata nel popolo, un israelita doveva osservare più di 600 leggi! In questo labirinto asfissiante di normative, la domanda dello scriba è importante: ha il senso di una ricerca di essenzialità e di priorità.
parola-1-300x186 Non sei lontano dal Regno di DioGesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.
Gesù riporta ogni legge e ogni comandamento a ciò che è fondamentale e determinante la vita di fede: l’amore incondizionato e totale verso Dio. Una parola quella di Gesù che si trovava nel libro del Deuteronomio, considerata universalmente nel popolo così importante da recitarsi come preghiera tre volte al giorno. Era chiamata in ebraico lo Shemà, che significa Ascolta!
Ascoltare non è semplicemente far funzionare le orecchie e sentire con i timpani ciò che l’altro dice. È fondamentalmente un atteggiamento interiore di disponibilità, di attenzione, per farsi intercettare e raggiungere dalla Parola di Dio, in profondità. Ascoltare non è facile: occorre buona volontà, allenamento, docilità, capacità di allontanare i propri pensieri e preoccupazioni per far posto al Signore che parla ed entrare con Lui in sintonia. Disponendo se stessi a compiere quanto la Parola ci chiede. Bisogna educarsi all’ascolto.
Come pure bisogna educarsi all’amore.
Quando gli innamorati si dicono _ti amo con tutto il cuore_ , sono convinti di dire una cosa grande. In realtà stanno dicendo di amarsi solo con una parte di se stessi. Bene ci insegna la legge ebraica, e ora ce lo conferma Gesù, che per amare occorre investire non solo il cuore, ma anche l’anima, la mente e le forze.
L’amore non è qualcosa che interessa solo la sfera affettiva della persona umana, ma coinvolge anche la parte intellettiva, volitiva e razionale. Tutte le facoltà superiori dell’uomo a servizio dell’amore. Con il cuore dico _ti voglio bene,_ ma con la testa devo dire _voglio il tuo bene._
bambini-ebrei-palestinesi-300x206 Non sei lontano dal Regno di DioIl secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba aveva chiesto il primo comandamento. Gesù, preciso come un teorema di matematica, aggiunge anche il secondo. E chiariamolo subito: è comandamento secondo, non secondario!
Anzi possiamo dire che amare il fratello è il segno certo che l’amore verso Dio è autentico. Ci ricorda S. Giovanni: Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.(1 Gv 4,21)
Dopo il libro del Deuteronomio, adesso Gesù cita il libro del Levitico e quindi possiamo dire che a livello di contenuto non sta aggiungendo nulla a quanto già la legge nell’Antico Testamento presentava. Se c’è una novità che rende questa parola Vangelo, cioè parola nuova e buona notizia, è aver posto i due comandamenti sullo stesso piano, presentando l’amore verticale, verso Dio, e quello orizzontale, verso il prossimo, come l’unico atteggiamento fondamentale del discepolo di Cristo. E poiché verticale e orizzontale messi insieme hanno la forma della croce, Gesù ci sta insegnando le coordinate dell’amore che è essenzialmente vero quando attraversa il mistero del Crocifisso risorto.
farisei-1-300x149 Non sei lontano dal Regno di DioLo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Lo scriba ha ascoltato con attenzione, e più che rispondere, in realtà sta riformulando a parole sue quanto ha appreso bene dal maestro.
Non sei lontano dal regno di Dio, gli disse Gesù, una frase meravigliosa che penso ognuno di noi vorrebbe fosse rivolta a sé. Ma in realtà questa parola apre ancora uno scenario intrigante e interessante. Ascoltare la parola di Dio e averla capita ti avvicina al regno di Dio, e dunque non ne sei lontano. Ma ancora non ci sei entrato dentro! Per far questo non basta ascoltare e capire, ma occorre mettere in pratica. È quanto desidero per me e per ciascuno di voi.

Con la benedizione del Signore auguro a tutti una santa e serena domenica!