• 3 Maggio 2024 14:22

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Rassegnati la luce non sei tu, alza lo sguardo e capirai

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

IV domenica di Quaresima

Letture: 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
[…] E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

Ci sono luci vere, cioè luci che indicano il cammino e luci che abbagliano. Le luci vere che attingono alla fonte dell’energia e che rimangono fedeli. La luce vera da seguire è Cristo Gesù. Ma come di ce lo stesso Giovanni Evangelista il mondo sembra preferire le tenebre alla Luce. Rassegniamoci  la luce non siamo ne io e ne tu, ma Cristo immagine dei vari crocifissi del mondo. Davanti alle scene di guerra, di violenza, di sfruttamento, di promesse di lavoro, di promesse elettorali e tantissimo altro, come si fa non sentirsi bisognosi di aggrapparsi al Signore e seguirlo? Solo Lui ci è fedele, solo Lui ci da Gioia.

Ermes Ronchi nel suo commento al brano del Vangelo di questa IV Domenica di Quaresima scrive: Dio ha tanto amato, e noi con lui ci impegniamo non per salvare il mondo, l’ha già salvato lui, ma semplicemente per amarlo; ci impegniamo non per convertire le persone, ma per amarle. Se non per sempre, almeno per oggi; se non tanto, almeno un po’. E fare così, perché così fa Dio”.

Se perdiamo il modello da seguire, se non guardiamo verso Cristo Povero e Crocifisso ma anche Risorto, non riusciamo mai ad emanare luce. “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. E nel deserto della vita è necessario alzare lo sguardo e cercare il Signore e seguirlo. Capisco che è più facile inseguire il successo, la fama, l’apparire, il potere… sentirsi il salvatore o la salvatrice del mondo. Promettere posti di lavoro, dire che tutto hai fatto tu e la gente magari disperata ci crede e ti osanna…

Concludo con le parole di Turoldo. “So di poter dire, con l’eco che hanno le cose grandi: i tuoi figli, Signore, non sono cattivi, sono fragili, si ingannano facilmente. Preferiscono le tenebre perché l’angelo delle tenebre è menzogna, e si maschera da angelo della luce. Promette felicità e libertà, e seduce, perché l’uomo va dove il suo cuore gli dice che troverà la felicità. E che sono inganni / lo so, e tutti e due sappiamo / che non potrò / non ingannarmi ancora”.

Non smettiamo di cercare Dio, perchè il popolo che vagava nelle tenebre ha visto una grande luce. Il vero ateo non è chi non crede, ma chi non ama o chi ma solo se stesso ed è incapace di andare oltre il proprio ombelico.

Siate gioiosi perché il Signore ci ama così come siamo. Siate gioiosi perché in fondo al tunnel c’è sempre una mano tesa che ti aspetta… basta fidarsi e affidarsi e capire che di Redentore c’è ne uno