• 3 Maggio 2024 9:18

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero

V Domenica del Tempo Ordinario

Letture: Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

gesu-19-300x200 Sale e Luce per essere profeticiDopo il discorso sulle Beatitudini, Gesù, parlando ai suoi discepoli, manifesta loro l’urgenza di trasformare il mondo secondo lo spirito del Vangelo. Il cristiano, che cerca di essere mite, pacifico, povero in spirito, misericordioso, è chiamato a diventare sale della terra e luce del mondo. Due immagini che sintetizzano, molto bene, il DNA del cristiano, il quale ha una grossa responsabilità di fronte al mondo. Come il sale e la luce sono di grande utilità per la vita dell’uomo, così deve essere anche la nostra presenza in mezzo al mondo.

«Voi siete il sale della terra» (v.13): il sale ha le straordinarie qualità di dare sapore al cibo, di renderlo gustoso e di preservarlo dalla corruzione. Il nostro primo compito è quello di portare il gusto delle “cose di Dio”, delle realtà eterne.

«Voi siete la luce del mondo» (v.14): in quanto battezzati e figli di Dio, noi partecipiamo della luce di Cristo. Uniti a Lui diveniamo portatori della sua luce nel mondo.

«Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli». (v.16)

Il versetto 16 ci presenta il compito: passare dall’essere al vivere.

lucesale-300x241 Sale e Luce per essere profetici

La luce che dobbiamo diffondere sono le “opere buone”, da compiere “davanti agli uomini” per indurli a rendere gloria la Signore. Siamo chiamati tutti a farci “profezia” nell’oggi, non a parole, ma con le opere. Abbiamo bisogno di concretezza per essere veramente credibili. Dobbiamo temere e sfuggire alla tentazione delle troppe parole, delle belle teorie e discussioni. Non si è “sale e luce” con le parole, ma con le opere, e non con le opere della potenza, del successo o dell’interesse, ma dell’amore verso i poveri.

In un mondo ormai secolarizzato e “senza Dio”, il vangelo di oggi vuole risvegliare la mia coscienza, le nostre coscienze.

Mi domando: sono cristiano di facciata, o segno credibile del Suo amore?

Buona domenica e buona riflessione!