• 5 Maggio 2024 13:33

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Salma “rubata”: impresario funebre condannato

Diilsycomoro

Mar 15, 2022 #Paolo Rovetto

Un solo condannato, ma era l’imputato principale, al processo per il “furto” di una salma all’ospedale Cervello. C’era la corsa ad accaparrarsi un funerale.

Il giudice per l’udienza preliminare Ermelinda Marfia ha condannato a 2 anni Paolo Rovetto (pena già ridotta di un terzo per la scelta del rito abbreviato), che lavorava nell’agenzia funebre della madre. Avrebbe trafugato la salma di una donna dalla camera mortuaria e si sarebbe anche disfatto della bara con il corpo di un’altra donna, abbandonandolo per i viali del cimitero dei Rotoli.

Il 30 aprile 2018 l’allora direttore dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo, Cosimo Elio De Roberto, chiama le forze dell’ordine. Rovetto pretendeva di tumulare la salma che trasportava nel carro dell’impresa “L’ultima cena” di via Messina Marine.

Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Claudia Ferrari e Maria Rosaria Perricone, che coordinano più inchieste e processi sul caos ai Rotoli, sentono i necrofori della camera mortuaria dell’ospedale.

È vero, qualcuno dell’impresa ha sottratto la salma. Non lo hanno detto subito perché sono stati minacciati: “Sparagli in bocca, tagliagli la faccia”.

Tre mesi dopo i parenti di una donna svizzera, che vive a Mondello, chiamano il servizio cimiteriale. Protestano perché non è stata ancora cremata la salma. Strano, del decesso non c’è traccia nei registri comunali e neppure al cimitero dei Rotoli. Eppure i parenti hanno un certificato di morte che sarebbe stato falsificato.

Tocca ai parenti della povera anziana svizzera riconoscerne la salma. I resti sono già scheletrizzati, ma il pigiama di colore rosa è lo stesso che indossava la donna al momento del decesso. Un’effige della Madonna intarsiata sulla bara offre un’ulteriore conferma.

(Fonte LiveSicilia)