• 5 Maggio 2024 11:28

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Scusa se te lo dico, ma tu ed io non siamo persone normali

di Suor Cristiana Scandura – Mio padre spesso soleva dire riferendosi a me: “mia figlia Marinella è speciale!”. si sa che i figli più piccoli – ed io sono l’ultima di quattro figli – occupano un posto particolare nel cuore dei genitori. ma quale non fu la mia sorpresa e la mia gioia il giorno in cui udii rivolgermi questa affermazione niente meno che da Dio!

Accadde in una celebrazione eucaristica, quando venne proclamato il vangelo in cui il padre dice: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto!” (Mc 1, 11). E’ vero queste parole Dio le pronuncia rivolgendosi principalmente a Gesù, ma le pronuncia anche rivolgendosi a me e a te. La mia interpretazione ed appropriazione di questa frase non è arbitraria perché, se tu ed io non fossimo così importanti per il nostro padre celeste, avrebbe egli inviato il suo amato figlio a prendere la nostra carne mortale e a morire su una croce come un malfattore per dimostrarci quanto ci ama? Certamente no! Inoltre questa affermazione è ulteriormente illuminata e confermata da questa stupenda dichiarazione d’amore: “Tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima ed io ti amo!” (Is 43, 4)) e da quest’altra: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito” (Gv 3, 16). Ognuno di noi agli occhi di dio padre non è una persona “normale”, ma piuttosto una persona “speciale”. Dio è capace di lasciare le 99 pecorelle sui monti per andare in cerca di quella perduta.

“Se il Paradiso non esistesse, lo creerei per te!”, disse un giorno Gesù a Santa Margherita da Cortona, terziaria francescana, che prima della conversione aveva vissuto in modo non proprio esemplare. Questo amore, colmo di tenerezza, che Dio ha per ogni singola persona, oltre che suscitare in noi sentimenti di gratitudine, dovrebbe anche ispirare il nostro modo di relazionarci con gli altri. Ogni persona è sacra e va rispettata come tale, ognuno, inoltre, racchiude in sé un mistero grande che è difficile comprendere fino in fondo, per questo dovremmo sempre astenerci dal giudicare, cosa che tocca unicamente a Dio che, solo, conosce il cuore dell’uomo in profondità. Creati da Dio a Sua immagine e somiglianza, non possiamo che essere “speciali”. Questa consapevolezza dovrebbe renderci persone “positive” e riempire di sempre nuovo slancio ed entusiasmo i giorni della nostra vita.

Tutto ciò che facciamo è speciale, se compiuto in unione con Dio, nell’amore e per amore. Se invece ci allontaniamo da Lui, ci allontaniamo anche da noi stessi, dagli altri e dal progetto buon che Dio ha concepito per noi. Distaccandosi da Dio, l’uomo si abbrutisce e non porta a compimento il capolavoro che invece Dio avrebbe voluto farne. Come diceva il Beato Carlo Acutis. “Tutti nasciamo come originali, ma molti muoiono come fotocopie.”

Alzando spesso gli occhi a Cristo Crocifisso e Risorto per noi, ravviviamo la certezza di essere figli amati e prediletti da Dio. Forti di questa certezza, non ci sia posto nella nostra vita per sentimenti di frustrazione o di depressione, ma piuttosto per la lode, la gioia e la gratitudine per tanta degnazione da parte di Dio, per altro del tutto gratuita quanto immeritata da parte nostra.