• 17 Marzo 2025 13:09

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

VII domenica del Tempo Ordinario

Letture: 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23; Sal 102; 1Cor 15,45-49; Lc 6,27-38

A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro…

Dopo aver proclamato beati i poveri, coloro che soffrono, coloro che piangono, coloro che sono perseguitati, oggi Gesù ci esorta ad amare i nemici, di pregare per loro e di benedirli… capite chi dobbiamo amare? i nemici, i calunniatori, coloro che ci pugnalano alle spalle, in poche parole gli inamabili. E non finisce qua perché Gesù rivolgendosi ad ognuno di noi ci invita a porgere l’altra guancia, a donare ciò che abbiamo e non chiederlo indietro. Ci chiede di non perdere nessuno di quelli che non meritano il nostro saluto, la nostra attenzione, perché amare alla maniera di Dio non è una questione di meritocrazia. Solo prendendo consapevolezza che Dio ci ama non perché siamo meritevoli ma perché siamo suoi figli, saremo capaci di mare i fratelli anche quelli che ci stanno sulla punta del naso. Ancora una volta siamo chiamati a cambiare prospettiva. Il mondo, la politica ci dice di alzare muri, deporta chi non è gradito, parla di proteggere confini, di usare violenza a chi usa violenza contro di te, che se non te lo meriti non avrai nulla, parla di dazi, di inasprimento delle regole, predilige i ricchi, gli evasori, censura chi la pensa diversamente, nega i diritti e tarpa le ali a chi vuole vivere diversamente. Tutto ciò che Cristo Gesù ci dice di ascoltare e vivere attentamente, la logica del mondo lo ripudia. È vero il Vangelo è destabilizzante, ma se lo ascoltiamo, se lo incarniamo se lo viviamo saremo davvero felici e e il mondo sarebbe davvero diverso.

Non serve a nessuno un cristianesimo di “buon senso”. Urge un cambiamento di rotta, serve decentrarci e metterci nei panni dell’altro: prova a pensare per un momento che sei tu quello che chiede perdono, che hai bisogno di un abbraccio, di essere accolto e ascoltato… di essere amato. Come volete che gli uomini facciano a voi, fatelo voi a loro. Tutti desideriamo qualcuno che ci benedica, una casa dove sentirci a casa, di poter contare su qualcuno. E allora il Vangelo propone una strategia: basta fare il primo passo. Non è da fessi è da cristiani fare il primo passo, anche se ti hanno ferito… tu sii di Cristo.

Tutti si aspettano un pugno se ti danno uno schiaffo. Si aspettano vendetta, occhio per occhio dente per dente. Invece no, stupiscili, fai il contrario. Dirai: si è sempre fatto così, da sempre. L’uomo è malvagio e aggressivo. Vero, giusto. Ma vuoi seminare quella pace vera che non è farsi gli affari propri per non agitare gli animi, ma è piuttosto dire le cose nella carità, ma dirle una volta per sempre?  Vuoi davvero scegliere di scrivere una storia diversa, finalmente? Dipende da noi, dal nostro coraggio di osare. Gandhi diceva: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Questo cambiamento inizia dall’ascolto della Parola, dalla relazione intima che hai con Dio. Inizia dall’abbandono della logica umana per iniziare ad avere gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Se osassimo a cambiare il mondo a partire dal nostro piccolo mondo interiore, costruendo un metro quadro intorno a noi in cui il Vangelo diventa possibile. E non attendere che siano gli altri a cambiare. Ma iniziare a cambiare partendo dal proprio io… avere il coraggio di vivere la rivoluzione dell’Amore. Contagiamo il mondo con azioni che profumano di Vangelo, che profumano di umanità. L’umanità di Cristo che si fa uno dei tanti proprio per cambiare il mondo. “Gesù è il centro fondante di ogni illogica dottrina, così distante dall’umano sentire. L’obiettivo non è diventare migliori, essere buoni, conquistare il paradiso, salvarsi l’anima, ma amare alla sua maniera alla maniera di Cristo. Difficile? Certo che lo è, non si può vincere facile. È vincere significa avare il coraggio di essere umano… alla maniera di Gesù.

Madre Teresa diceva

Buona domenica!