• 17 Maggio 2024 10:54

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero

XIII domenica del Tempo Ordinario

Letture: 1Re 19,16.19-21; Sal 15; Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

sequela-300x169 Sequela incondizionataCon il brano del Vangelo di questa domenica si apre il lungo viaggio di Gesù verso Gerusalemme, si tratta di un cammino non solo geografico ma anche spirituale e teologico.

“Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”. (Lc 9,51b)

La determinazione di Gesù di mettersi in cammino è dettata dalla fedeltà incondizionata al Padre e agli uomini verso i quali ha una precisa missione da compiere. Alla luce della Parola di Gesù comprendiamo come e quale deve essere anche il cammino del cristiano, e quindi il nostro cammino.

La prima condizione è di condividere i disagi della sua povertà: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». (Lc 9,58)

La seconda è il distacco radicale dalle cose, perfino dalle persone più care: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». (Lc 9,60)

La terza è la costanza: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio». (Lc 9,62)

capitolo-francescano-frati-300x225 Sequela incondizionataLa vocazione cristiana è vocazione alla libertà e santità.

Cari amici, in forza del Battesimo e della nostra vocazione di santità, siamo chiamati a seguire Gesù, ma non tutti allo stesso modo perché Dio ha una volontà particolare su ciascuno di noi. Oggi stesso, sottoponiamo alla verifica della Parola la nostra vocazione, la qualità della nostra vita cristiana e impegniamoci ad essere fedeli a Gesù fino alla fine. Questo è per noi il tempo della conversione e della missione nel quale siamo chiamati a testimoniare la bontà, la misericordia e la pazienza di Dio.

Buona riflessione!