• 19 Maggio 2024 5:34

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Giovedì della XIV settimana del tempo Ordinario

Letture: Gen 44,18-21.23-29; 45,1-5; Sal 104; Mt 10,7-15

Riflessione biblica

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,7-15). Il Vangelo è dono di grazia, misericordia infinita di Dio che perdona le nostre colpe e in Gesù e nella forza dello Spirito ci fa essere figli di Dio. Tale gratuità segna i testimoni del Vangelo e da essa scaturisce la fisionomia dell’operaio della messe del Signore. È testimone di gratuità: virtù difficile nel nostro mondo dominato dal denaro e dagli interessi; la gratuità è virtù che si ispira alla “grazia”, con cui Dio ci circonda di amore e di misericordia. È vero che “chi annuncia il Vangelo vive del Vangelo” (1Cor 9,14), ma a noi stato affidato “di annunciare gratuitamente il Vangelo” (1Cor 9,18). Siamo poveri per amore di Dio e dei fratelli: non sono i mezzi che cambiano il cuore degli uomini, ma l’atteggiamento di semplicità, di dedizione ai poveri e bisognosi di aiuto, di misericordia che si fa presente al fratello in punta di piedi e lo ama con tutte le forze. È testimone dal cuore libero e fiducioso: la sua fiducia è in Dio e nella sua provvidenza e può dire: “Ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto: alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza” (Fil 4,13). È testimone di pace: “Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù” (Fil 4,6) e vive in pace con tutti: “Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti” (Rom 12, 17-18). È testimone che sa condividere gioia e dolore: “Non siate pigri nel fare il bene, siate ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto” (Rom 12,11-15).

Lettura Esistenziale

“E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10, 7s). Questo mandato che Gesù ha rivolto ai Dodici, oggi continua ad essere rivolto a noi. Lo Spirito che agiva in Cristo e nei Dodici, è lo stesso che opera in noi e che ci permette di compiere i segni del Regno di amore, di giustizia e di pace che Cristo ha inaugurato. Nel Vangelo odierno Gesù dà anche delle indicazioni sul modo in cui i discepoli devono vivere questa missione. La forza della missione non è legata alle ricchezze, ai mezzi o alle strategie di una efficacia umana, ma all’efficacia della Parola di Dio e alla potenza dello Spirito Santo. Anzi, il Signore si serve proprio di persone semplici e umili per annunciare e compiere cose grandi. Come Scrive S. Paolo: “Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio” (1Cor 1, 26-30). È questa la logica di Dio “perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi” (2Cor 4, 7).