• 3 Maggio 2024 7:13

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di Don Giuseppe Di Stefano – “Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.”
Mi piace da vivere il gesto di Bartimeo, cieco e costretto a vivere ai margini della strada a mendicare, che, incoraggiato dalla folla e dai discepoli, getta via il mantello e balza in piedi per andare incontro a Gesù. Quel mantello era tutto per lui, la sua casa, il suo riparo, la sua unica sicurezza… Bartimeo lo getta via e balza in piedi. Balzare in piedi non è semplicemente alzarsi, è saltare rischiando di perdere l’equilibrio (e provate a immaginare un cieco che balza in piedi). Solo se ci sentiamo cercati, chiamati, amati possiamo balzare in piedi… rischiando quelle nostre piccole certezze che ci hanno tenuti inchiodati alla strada, parcheggiati, paralizzati ai margini della vita per via delle nostre fragilità e dei ripetuti fallimenti, senza andare da nessuna parte.
Bartimeo lascia ogni sostegno, le mani avanti, verso quella voce che lo chiama, guidato da quella Parola che ancora vibra nell’aria, capace di bucare ogni tenebra.
Guarisce nella voce che lo accarezza. Qualcuno si è accorto di lui, qualcuno lo ama e lo tocca con la voce. Perché sentire che qualcuno ci ama rende fortissimi e ci fa balzare in piedi, anzi ci fa volare.