Commento al vangelo di fra FraPé
Venerdì della XI settimana del Tempo Ordinario
Letture: 2Cor 11,18.21-30 Sal 33 Mt 6,19-23
Cosa ci è prezioso? Cosa o chi rappresenta il nostro “tesoro”? In cosa stiamo investendo nella vita? Quale tesoro stiamo accumulando nella nostra vita? In chi o in che cosa facciamo affidamento? al calar della sera questi interrogativi fanno padroni alla mia riflessione. Ci affanniamo, ci preoccupiamo, cerchiamo privilegi, vogliamo essere i primi in tutto… e poi?
Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore, e il nostro cuore a volte é colmo di tante cose e vuoto di Dio. Si vede da lontano in cosa noi o altri stiamo investendo: i nostri sguardi tristi e i volti assolti nei pensieri ci allontanano dalla libertà degli uccelli del cielo che si fidano di Dio che non gli fa mancare il necessario e dei gigli del campo che vestono meglio del re Salomone.
Certo, chi non desidera una vita serena, tutti, ed é legittimo, così com’é legittimo avere una casa, un buon lavoro, qualche soddisfazione. Ed è bene che sia così, soprattutto in questi tempi di fatica lavorativa. Ma sappiamo anche che ciò che ci occorre è molto di più: il nostro cuore è fatto per l’infinito e solo l’infinito di Dio può davvero colmarlo. Se poniamo la nostra fiducia in Dio e ci lasciamo abitare da lui, allora anche il nostro sguardo diventerà luminoso e trasparente. Ma serve cibarci di Vangelo, serve cibarci di Gesù. Riempiamo il nostro cuore di Cristo, amiamo principalmente lui, il resto ci sarà dato in aggiunta.
Buona serata!